Stefano Staro,
docente di Musica presso l'Istituto Comprensivo Statale Est 1 di Brescia

1 apr 2020

Leopardi e Chopin a confronto: scheda di sintesi e proposta di ascolto.



Il confronto e la comparazione tra artisti di diversi campi, musicisti, poeti, pittori è attività correntemente sviluppata me è utile solo se finalizzata a riconoscere e comprendere le specificità e le caratteristiche delle diverse espressioni artistiche.
Sul confronto tra Giacomo Leopardi e Fryderyk Chopin, si trovano pagine di saggi, articoli, più o meno approfonditi e condivisibili.
Nella scheda didattica che segue si propone un riassunto schematico di alcuni tratti che possono essere considerati comuni ai due autori e, al termine, una proposta di lettura e ascolto.
Il confronto tra poesia e brano musicale ha senso solo se finalizzato alla ricerca di elementi delle specifiche modalità espressive, che possono richiamare contenuti e significati tra di loro comparabili.
Quindi il confronto non si deve sviluppare solo sulla base di “impressioni”, di “atmosfera”, di suggestioni.


GIACOMO LEOPARDI
FRYDERYK CHOPIN
(Recanati, 1798-Napoli, 1837), visse 39 anni
(Zelazowa Wola, 1810-Parigi, 1849) visse 39 anni
Si allontanò da Recanati a 27 anni risiedendo in diverse città d’Italia.
Se ne andò dalla Polonia a 20 anni e visse il resto della sua vita prevalentemente in Francia
Era di salute debole e cagionevole, spesso sofferente
Era di salute debole e cagionevole, spesso sofferente
Ebbe un rapporto infelice con le donne, non si sposò, amò molte donne, ma nessuna davvero
Ebbe un rapporto infelice con le donne, non si sposò, amò molte donne, ma nessuna davvero.
Soffriva per la condizione politica della sua patria: l’Italia
Soffriva per la condizione politica della sua patria: la Polonia
Non si dedicò mai alla politica attiva, ma dedicò alcune delle sue opere alla sua terra (All’Italia)
Non si dedicò mai alla polita attiva, ma molte sue opere si riferiscono alla sua terra (le “mazurke”, le “polacche”, Lo Studio op. 10 n. 12 conosciuto come “la caduta di Varsavia)
Non scrisse mai opere teatrali né romanzi
Non compose mai opere teatrali né per altri strumenti eccetto il pianoforte


Poesia “assoluta”, cioè non legata alla realtà. Anche se partiva da immagini della realtà , la poesia si rivolgeva su se stessa, trattava dei sentimenti del poeta, delle sue emozioni
Musica “assoluta”: non rimanda a nient’altro se non ai sentimenti e alle emozioni del musicista, a nessun fatto reale.
Sentiva la sofferenza del mondo ed era “pessimista”, e lo esprimeva nella sua opera
Sentiva la sofferenza del mondo ed era “pessimista” e lo esprimeva nella sua opera
La natura non è madre è “matrigna”
Scrisse: -L’atto peggiore dell’uomo è la sua nascita-
Reazione al pessimismo: coraggio della verità, coerenza morale
Reazione al pessimismo: forza espressiva, richiamo ai valori più profondi
La poesia di Leopardi è piena di musicalità
Chopin è stato definito il poeta del pianoforte
Ogni parola è ricercata, misurata, significativa
Ogni suono è denso di significato, quasi sospeso
La sua poesia nasce dal silenzio interiore
La sua musica nasce dal silenzio interiore

Proposta di ascolto


Mettiti nella migliore disposizione d’animo possibile: se hai fretta, se sei distratto se non ha voglia, aspetta un momento più opportuno

Leggi la poesia, memorizza i vari passaggi.

Poi leggi il commento qui sotto.



Ascolta la musica (cliccando sul collegamento), senza distrarti, cercando di seguire le note che scorrono sullo schermo, anche se non le sai leggere una per una.


L’infinito                          Prelude Op.28 No.15

Possiamo accostare questo Preludio di Chopin all’Infinito di Leopardi: il suono ripetuto e continuo di una stessa nota può rappresentare lo spazio esterno, immenso, assoluto, con una melodia sospesa e dolce che può essere accostata al paesaggio amico a conosciuto. Ma ad un certo punto si sente il musicista che si rivolge a se stesso, quasi si spaventa, scende verso suoni gravi e inquietanti. Infine si rasserena nuovamente perdendosi nello spazio infinito.


Il sabato del villaggio     Mazurka Op.24 No.4

La possiamo accostare al Sabato del villaggio. La musica oscilla continuamente fra il mesto e il giocoso. Si sentono qua e là lontani i richiami della festa e della danza. Ma, alla fine, a prevalere è una triste, distaccata melodia che termina su una nota sola, come un ricordo che svanisce.


Per concludere, puoi provare a rispondere al questionario seguente
https://forms.gle/7YxCdgJzwtZRv2D36

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